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"Basta violenze contro i poliziotti non siamo piĆ¹ disposti a subire"

 

Le associazioni di polizia denunciano l’aumento delle aggressioni agli agenti

No, non siamo più disposti a subire. Ormai la violenza contro gli agenti rischia di diventare la normalità. E serve uno scossone”. Max Hofmann, segretario generale della Federazione svizzera dei funzionari di polizia, anticipa al Caffè che la sua organizzazione ha riattivato il gruppo di lavoro per chiedere alle Camere federali la revisione della legge e inasprire le pene per chi aggredisce un agente. “La politica - aggiunge Hofmann - deve muoversi. In fretta. L’attuale normativa non funziona da deterrente, perché le sanzioni previste sono troppo lievi. Inoltre, abbiamo notato che c’è stato un deciso salto di qualità negli attacchi agli agenti. Oggi si colpisce per far male, si cerca lo scontro intenzionalmente”.

 

I casi di violenza, ormai, sono esplosi. Negli ultimi cinque anni sono stati in media 2.500, con punte di 2.800. In pratica oltre 6 al giorno. Numeri che hanno fatto nascere anche dal basso iniziative della società civile, come quella che sta mettendo a punto in Ticino l’Associazione amici delle forze di polizia, per pungolare Berna a rivedere la normativa e per ricreare un clima di fiducia verso gli agenti.


“Noi a Lugano l’anno scorso abbiamo registrato quasi tre casi di aggressioni al mese, 31 complessivamente, con un aumento del 21 per cento”, spiega il comandante della Polcomunale Roberto Torrente. L’ultima vittima è un agente colpito alla testa (probabilmente da un bastone) e finito in ospedale al termine di una partita di calcio. Per Torrente, si tratta di un fenomeno davvero preoccupante: “Sotto diversi punti di vista. Perché la polizia rappresenta lo Stato e ha il compito di garantire la sicurezza. Se viene attaccata, se non è tutelata, come fa a svolgere serenamente il suo lavoro?”. Il problema della tutela è reale. Molti agenti si sentono sotto pressione e hanno paura di sbagliare, di finire a loro volta sotto processo. “Il poliziotto non è un robot. Tanto che alcuni, pochi fortunatamente, anche se vengono pesantemente insultati sono indotti a guardare dall’altra parte, a lasciar correre. Sì, sta cominciando a mancare la fiducia. Ed è un fatto grave, perciò è urgente intervenire subito a livello legislativo”, spiega Giorgio Galusero, granconsigliere plrt, ed ex tenente della Polcantonale che in questi mesi ha ascoltato gli sfoghi di tanti suoi ex colleghi. “Ed è - aggiunge Galusero - davvero una brutta sensazione”. C’è un altro dato preoccupante: sempre più giovani e giovanissimi vengono fermati e denunciati per lesioni semplici o violenza. “Un fenomeno che si innesta su un’altra dinamica sociale, cioè la perdita di valori - spiega Andrea Wehrmüller, presidente del sindacato Ocst funzionari di polizia -. Manca il rispetto, non solo verso la polizia, ma anche per molte norme di comportamento condivise. Tanti, troppi ragazzi sono allo sbando, non hanno più nella famiglia un punto di riferimento, si fanno trascinare dal gruppo, dal “branco”, e finiscono per mettersi nei guai. Noi poliziotti siamo tra coloro che cercano di arginare certi comportamenti e siamo, quindi, visti come antagonisti, come autorità da contestare”. Le aggressioni stanno aumentando nei fine settimana e in occasione di eventi sportivi. Una tendenza che vede la Confederazione allinearsi ad altri Paesi europei. Un tempo, invece, la Svizzera era un Paese immune da questi fenomeni. “La violenza sportiva - precisa Hofmann - sta crescendo a ritmi evidenti. Non passa fine settimana senza tafferugli fra tifosi. Anche quando le gare in programma sono assolutamente tranquille”. Tranquille all’apparenza, perché il rischio per gli agenti è sempre presente. Bastonate, lanci di bottiglie, pietre, coltelli. Davanti agli stadi e alle piste di ghiaccio accade di tutto. “E qui abbiamo notato aggiunge Hofmann - la volontà da parte di chi aggredisce un poliziotto di far male. Poi, certo, ci sono anche agenti che sbagliano. E per loro, come per tutti, vale la legge”.

 

 

Mauro Spignesi

il Caffè

8 Novembre 2015

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