Facciamo innanzitutto rilevare che la Legge di collaborazione fra la Polizia cantonale e le Polizie comunali, del 16.03.2012, prevede un effettivo minimo per i Corpi di Polizia strutturata di 5 agenti + 1 Comandante. L’adeguamento verso l’alto proposto dai nostri due rappresentanti permetterebbe ai futuri corpi di Polizia comunale di far fronte ad una serie di compiti che verranno verosimilmente delegati e permetterebbe una migliore gestione delle pattuglie durante le fasce orarie ritenute sensibili per l’interventistica (ad esempio in orari notturni) riuscendo in questo modo a sgravare le Polizie Polo con le quali le Polizie strutturate sono convenzionate.
Non siamo contrari all’assunzione di nuovi compiti ma riteniamo che il numero di 15 agenti + 1 Comandante sia ponderato anche considerato che è il triplo del numero minimo previsto dall’attuale normativa di Legge. Risulta inoltre importante la capillarità delle sedi dislocate di Polizia sul territorio per un servizio efficiente e di prossimità verso la cittadinanza. Si fa inoltre presente che aumentando i Corpi a 26 unità (compreso il Comandante) gli interlocutori a livello politico aumenterebbero e di riflesso diventerebbe molto più articolato il sistema di gestione delle Commissioni di Polizia con i rispettivi Comandi; si pensi inoltre che ogni singolo Municipio ha delle richieste di servizi come pure ogni Comune ha delle peculiarità in merito alla sicurezza pubblica.
Già attualmente i Corpi di Polizia strutturati con effettivi che variano dalle 10 alle 16 unità riescono a svolgere un ottimo lavoro sia di prevenzione che di interventistica assolvendo le mansioni previste dalle deleghe che sono state conferite negli ultimi anni alle Polizie comunali, ovvero quelle riprese dal Regolamento di applicazione della surriferita Legge e quelle indicate nella Legge sull’ordine pubblico (Lorp).
Per quest’ultima, dall’anno 2015, il perseguimento è divenuto di esclusiva competenza delle Polizie comunali, ed i Municipi emettono i decreti di multa (ad eccezione di un paio di reati ancora di competenza della magistratura). Le modifiche delle normative hanno assegnato le competenze alle Polizie comunali, attività precedentemente svolte esclusivamente dalla Polizia cantonale, sgravando quest’ultima di determinati lavori.
La riforma avvenuta in seguito alla Legge di collaborazione fra la Polizia cantonale e le Polizie comunali ha sicuramente contribuito alla diminuzione dei reati in generale nel nostro cantone, le statistiche lo dimostrano. Perciò sosteniamo la tesi che un effettivo di 15 agenti + 1 Comandante sia più che sufficiente per assolvere i compiti conferitici a favore dei nostri cittadini e della sicurezza in generale senza stravolgere il sistema attuale.
Comitato APCTi
Il Presidente
Dimitri Bossalini