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Polizia Regione II, si parte

Samuel Maffi

Il momento è di quelli da ricordare per il capo Dicastero Samuel Maffi. Che oggi con il comandante Roth si accinge a... tagliare il nastro.

Una certa emozione c’è. Come capita, a tutti, il primo giorno di scuola. E in fondo sabato un po’ lo sarà per la Polizia della Regione II (Mendrisiotto nord). La città di Mendrisio – Comune polo – si era ripromessa di rispettare i tempi scanditi nella tabella di marcia cantonale; e ce l’ha fatta. Superati gli ostacoli, suggellate le convenzioni – nove i paesi interessati –, e raggiunto un accordo con Stabio e la sua Polizia strutturata, oggi il Corpo mendrisiense può dirsi davvero regionale e operativo da subito 24 ore su 24. Tanto da allargare, oltre Capolago, il proprio territorio di competenza. Da lì, simbolicamente, oggi inizieranno il loro giro di pattuglia i primi agenti in servizio sotto il nuovo corso affidato alla guida del comandante Patrick Roth. Il varo ufficiale, infatti, lo si farà a Melano. Si ridisegnano, dunque, i confini della sicurezza nel distretto. «Di fatto – tiene a sottolineare il capo Dicastero sicurezza pubblica di Mendrisio Samuel Maffi –, si aggiunge un tassello supplementare a questo puzzle della sicurezza del Mendrisiotto, composto da Polizie cantonale e comunale e da Guardie di confine». E ciò con l’obiettivo di poter contare, nel prossimo futuro, su 31 uomini. Anche se al momento la domanda sovrasta l’offerta di agenti formati: manca forza lavoro. Sulla tempistica, invece, niente da dire. «E questo è motivo di orgoglio. Del resto, abbiamo rispettato i compiti assegnati. Il Dicastero si è mosso, in effetti, molto in anticipo, già a partire dalla fine del 2013, secondo una scaletta precisa. Inoltre, la buona collaborazione dimostrata dai Comuni convenzionati ha contribuito: hanno capito le nostre esigenze, anche dal profilo finanziario, e per lo più le hanno accettate».

 

Le discussioni (con Coldrerio o Bissone), insomma, sono un ricordo. Mentre giusto questa settimana i Municipi di Mendrisio e Stabio hanno vistato un’intesa – che ora sarà recapitata ai Consigli comunali per settembre –, espressione «della volontà di capi Dicastero e comandanti di creare sicurezza a livello regionale». Il tutto secondo uno scambio equo di servizi e risorse umane. «Con questo atto dal profilo politico si è riusciti a creare la Regione II di Polizia», tiene a ribadire Maffi. Quindi si diventa operativi. Anche a Rovio, sebbene problemi locali abbiano rallentato l’approvazione consiliare della convenzione.

 

‘Per noi si apre una nuova era’

«Sono state trovate, comunque, soluzioni per l’intero territorio. E nelle ultime settimane si sono susseguiti degli incontri bilaterali con le singole segreterie comunali per definire le modalità operative e le zone sensibili», ci spiega ancora Maffi. Vi siete posti delle priorità nel solco dei bisogni e delle richieste manifestati dai Comuni? «Durante queste riunioni sono emerse quelle situazioni a potenziale rischio, che erano già state approfondite nel corso del perfezionamento degli accordi. Ogni Comune ha la sua particolarità. Non dimentichiamo che siamo un servizio a livello comunale e oltre a garantire la sicurezza generale dobbiamo anche conoscere le problematiche locali. È stata effettuata quindi un’analisi di tutto il territorio – precisa Maffi –. Come Dicastero, in fondo, si apre un’era nuova, mai sperimentata dalla città di Mendrisio, se consideriamo che oggi le competenze si estendono all’Alto Mendrisiotto. Ecco che sarà fondamentale mantenere il dialogo tra il Comune polo e i Comuni convenzionati, sul piano operativo e politico allo stesso tempo. Programmeremo di conseguenza tutta una serie di momenti di scambio e di verifica nel corso dell’anno». Si terrà sotto controllo il comprensorio? «La sicurezza è un tema molto sentito dalla popolazione, soprattutto di questi tempi con la pressione alle frontiere. Eppoi i nostri partner pagano per avere un servizio». Sul fronte dei costi i patti alla fine sono stati chiari. «Abbiamo optato per la massima trasparenza fin dalla prima riunione, il che ha evitato di innescare un sistema di concorrenza di mercato – annota Maffi –. La collaborazione dei Comuni si è vista anche qui, davanti alla richiesta corale di sicurezza in più. Dal profilo economico ci sono stati onestà intellettuale e pragmatismo da parte di tutti».

 

Daniela Carugati

31 Luglio 2015

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